Fonte: Qualenergia - gennaio febbraio 2010
Mentre in Finlandia i francesi di Areva e in finlandesi della TVO si contestano le colpe della disastrosa opera di costruzione del reattore nucleare (lo stesso che vogliono costruire in Italia), con richieste miliardarie, in Francia i capi di EDF ed Areva sono stati convocati a rapporto dal ministro Fillon, a causa della gara d’appalto persa negli Emirati Arabi per la costruzione di 4 reattori nucleari. E’ curioso far notare che Enel presenta un costo a reattore pari a 4 – 4,5 miliardi di Euro, mentre i francesi ad Abu Dabhi parlano di 6 – 6,5 miliardi di Euro.
Il giornale The National (di Abu Dabhi) il 16 Gennaio spiega che il fiasco francese non solamente dovuto al prezzo più alto, ma anche all’andamento dei lavori in Finlandia… Il Financial Times del 15 Gennaio riporta che Areva sta considerando di proporre ai paesi che si avvicinano al nucleare la costruzione dei reattori di seconda generazione CPR 1000, che la Francia non costruisce più da 20 anni.
In un rapporto stimato da Citigroup per valutare i costi del nucleare nel mercato inglese e pubblicato a novembre, si nota che la cifra offerta per gli appalti negli Emirati Arabi è superiore alla prima. Il rapporto dice che, perché il nucleare sia remunerativo in quel Paese , il prezzo dell’elettricità deve essere pari a 65 – 70 € a MWh, Saglia annuncia che in Italia col nucleare il costo dell’energia sarà di 40 € a MWh, a questo punto viene da chiedere se Saglia crede ai conti di Enel presentati durante le conferenze stampa o a quelli che l’industria francese presenta per le gare d’appalto.
Secondo fonti di stampa francesi, Areva sarebbe per essere smantellata, questo sarebbe la certificazione del fallimento del progetto EPR (gli stessi reattori che vogliono piantare in Italia), visto i termini in cui è stato proposto (3 miliardi costo , 48 mesi per la costruzione e sicurezza assoluta) si può dire già fallito: altre ai ritardi finlandesi, anche per Flamanville aumentano le voci di un ritardo di ulteriori 2 anni.
Tanto per fare mente locale, si ricorda che nel gennaio 2009 Siemens cede la loro quota di Areva NP (pari al 34%), forse il colosso statunitense ci ha visto lontano???
Ultimo dubbio riguardo il progetto EPR è il rapporto dell’Agenzia di sicurezza inglese HSE, di aggiornamento sul processo autorizzativo dell’EPR nel Regno Unito, sarà da accertare se saranno stati superati i problemi emersi sul sistema di controllo d’emergenza e se saranno state date le informazioni per valutare la tenuta del guscio di contenimento in caso d’incidente aereo.
INFORMAZIONI SUL COMITATO
- COMITATO ANTI NUCLEARE DEL BASSO VERONESE
- Il comitato nasce a seguito della minaccia di un ritorno al nucleare resa effettiva dalla Legge Sviluppo “ Le grandi riforme per rilanciare l’economia del paese” approvata in Luglio 2009 dal Governo. Il vecchio piano CNEN risalente agli anni 80’ prevedeva un sito nucleare a Legnago in località Torretta, e ad oggi mancando una definitiva localizzazione degli impianti, quel piano ritorna tristemente alla ribalta. Ad aggravare quest’ipotesi dobbiamo anche registrare l’intervento del Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan che ha manifestato quest’estate la disponibilità ad accoglierne una nella nostra Regione. Il comitato si pone come mezzo di contrasto a questa scelta, nel nostro territorio e in tutto il territorio nazionale ribadendo l’importanza di investire nel risparmio energetico, nell’efficienza energetica e nelle fonti di energia rinnovabile in linea con altri paesi europei
Nessun commento:
Posta un commento