Il Congresso della CGIL nazionale riunito a Rimini nei giorni 5-6-7-8 maggio 2010 esprime contrarietà alla scelta del Governo di riportare la produzione di energia nucleare in Italia.
Il Governo ha deciso ricorrendo al voto di fiducia, compiendo numerose forzature politiche ed istituzionali in sfregio alla volontà dei cittadini che con il referendum del 1987 avevano a larghissima maggioranza escluso questa opzione energetica.
La decisione del Governo è da respingere nettamente perché propone di utilizzare una tecnologia nucleare vecchia e superata, non risolve il delicatissimo problema dello smaltimento delle scorie radioattive, militarizza i luoghi ed i siti prescelti espropriando di fatto le comunità locali del loro diritto alla programmazione ed al governo del territorio, tanto da indurre molte Regioni a ricorrere alla Corte Costituzionale contro la Legge 99/2009.
La CGIL ritiene che vada avviata da subito una riconversione del modello energetico a partire dallo sviluppo delle fonti rinnovabili, del risparmio e dell’efficienza energetica utilizzando a questo fine i necessari investimenti per l’innovazione continuando la ricerca scientifica sul nucleare per consentire al Paese di mantenere il rapporto con la comunità scientifica internazionale.
La CGIL sostiene l’obiettivo europeo del 20-20-20, che consentirebbe di corrispondere al nostro fabbisogno energetico, con più rispetto per l’ambiente, diminuendo inoltre la nostra dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili.
Ho inviato alla CGIL Nazionale, il seguente messaggio:
RispondiEliminaAll'indomani della chiusura del nostro congresso nazionale, su un solo punto desidero dire qualche cosa.
Esprimo soddisfazione massima e raccomando altrettanta coerenza in futuro, per la ratificazione di quanto
già espresso da alcune Federazioni sul tema "nucleare". Questa iattura che nulla ha a che vedere con il bisogno
di approvvigionamento energetico (il numero di GWatt attualmente installati e disponibili in Italia è di gran
lunga superire a quello necessario anche in momenti di punta), ma moltissimo con i delinquenziali appetiti di molte
lobbies, deve essere allontanata con tutti i mezzi leciti disponibili e con quelli che dovremo inventarci inventarci.
Accanto al NO al nucleare, comunque, vi deve essere un convinto SI' alle risorse rinnovabili se vogliamo salvare il Pianeta.
In fine, "cara CGIL", permettimi di ricordare ai tuoi organismi dirigenti che un nuovo (si fa per dire), urgentissimo
fronte di lotta si apre anche per te: quello dei Beni Comuni (acqua in primis).
Non ritirarti perchè anche su queste questioni ambientali e sociali, si gioca la tua reputazione ed il rilancio.
GRAZIE
Vincenzo (semplice iscritto FP)
P.S.Sarà convinzione vera, sarà strategia,
sarà galanteria istituzionale ma quelle
scuse e quel 'volemose tanto bene'
rivolti ai dirigenti di CISL e UIL,
mi stanno tanto sui... Cisl e Uil
(appunto).