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Il comitato nasce a seguito della minaccia di un ritorno al nucleare resa effettiva dalla Legge Sviluppo “ Le grandi riforme per rilanciare l’economia del paese” approvata in Luglio 2009 dal Governo. Il vecchio piano CNEN risalente agli anni 80’ prevedeva un sito nucleare a Legnago in località Torretta, e ad oggi mancando una definitiva localizzazione degli impianti, quel piano ritorna tristemente alla ribalta. Ad aggravare quest’ipotesi dobbiamo anche registrare l’intervento del Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan che ha manifestato quest’estate la disponibilità ad accoglierne una nella nostra Regione. Il comitato si pone come mezzo di contrasto a questa scelta, nel nostro territorio e in tutto il territorio nazionale ribadendo l’importanza di investire nel risparmio energetico, nell’efficienza energetica e nelle fonti di energia rinnovabile in linea con altri paesi europei

giovedì 29 aprile 2010

Nucleare, il no di Zaia: "Non c'è lo spazio"

28 apr | CRONACA PAG 04 La Redazione
da Il Verona

Congelata per ora la questione dell'eventuale centrale a Torretta di Legnago

Il Veneto è una regione "molto antropizzata" e non ci sono spazi per ospitare una centrale nucleare. Parola di Luca Zaia, neo presidente della Regione, che replica così all'ipotesi che possa essere la zona di Chioggia ad essere individuata come sede di un nuovo impianto ad energia atomica. "Possono far tutti i ragionamenti che vogliono, ma a me non ha parlato nessuno. Ora mi sembra un mero esercizio di Monòpoli", ha detto Zaia in un'intervista a Repubblica tv.

Tirano un sospiro di sollievo gli aderenti al comitato Antinucleare di Legnago e del Basso veronese che da due anni sono in marcia per impedire la costruzione di siti ritenuti "pericolosi, nocivi e deleteri" per il territorio. Questo fin da quando l'ex assessore regionale alle Politiche sociali, Stefano Vadegamberi, aveva promosso la località di Torretta come zona "che risponde alle caratteristiche per ospitareuna centrale nucleare". Rimane, quindi in sospeso anche il piano del Cnen, risalente ancora all’inizio degli anni Ottanta che ne prevedeva la costruzione proprio a Legnago. Ora il "no" definitivo del governatore Veneto, sembra mettere a tacere il progetto di sviluppo pianificato dal ministro Scajola per garantire su tutto il territorio nazionale alcune centrali.

Zaia assicura di non aver avuto "nessun contatto con Enel, con il governo, per alcun tipo di centrale. Se poi ci sarà una candidatura sarò anche io curioso di capire quale sarà quest'area che potrà avere la vocazione per ospitare una centrale". Zaia ha ammesso che in Italia, e in Veneto, è molto forte il partito del "Nimby", acronimo di Not in my backyard, (Non nel mio giardino), che da noi "conta sessanta milioni di iscritti. Dico solo però - ha osservato l'esponente leghista - che il Veneto non ha spazio per una centrale. Se qualcuno mi dimostra che ci sono gli spazi, che è sicura...". L'ex ministro per l'agricoltura si dichiara comunque favorevole al nucleare, "una scelta che dovevamo fare". Ma aggiunge: "Dovremmo fare però una grande riflessione anche sulle nuove forme di energia, il fotovoltaico per esempio".


videoforum di Zaia con battute sul nucleare alla fine su http://tv.repubblica.it/videoforum/luca-zaia/46247?video=&pagefrom=1

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