Riportiamo una lettera importante scritta da alcuni scienziati, tra cui Vincenzo Balzani (Università di Bologna)

Tratto da www.energiaperilfuturo.it

Who else, if not the scientists, is responsible for setting guidelines for defining progress and for protecting the interests of future generations?
Richard R. Ernst, Nobel per la Chimica.

Siamo un gruppo di docenti e ricercatori di Università e Centri di ricerca, pienamente convinti che non sia più il tempo in cui gli scienziati possono chiudersi nelle loro torri d’avorio per dilettarsi con loro ricerche, senza curarsi dei problemi della società in cui operano e di quelli dell’intero pianeta. Per il privilegio che abbiamo avuto di poter compiere studi universitari e di lavorare nel campo delle ricerca e dell’insegnamento, abbiamo la responsabilità di informare ed educare le persone e dobbiamo dare il nostro contributo per superare le difficoltà che caratterizzano la nostra epoca

Ogni giorno di più ci rendiamo conto della fragilità del mondo in cui viviamo e possiamo dire, con Hans Jonas che “è lo smisurato potere che ci siamo dati, su noi stessi e sull’ambiente, ad imporci di sapere cosa stiamo facendo e di scegliere in quale direzione vogliamo inoltrarci”. È sempre più urgente, quindi, che gli scienziati guardino oltre i confini del loro laboratorio per contribuire a compiere scelte che permettano alla nostra e alle prossime generazioni di vivere in un pianeta più accogliente, in una società più giusta e in un contesto internazionale più pacifico.

Siamo pienamente consapevoli che la responsabilità di prendere decisioni, sia in campo nazionale che internazionale, spetta ai politici democraticamente eletti e non pretendiamo affatto che si affidi la guida politica del Paese agli scienziati. Crediamo però che, come accade nelle nazioni più progredite, soprattutto oggi negli Stati Uniti, i politici abbiano il dovere di consultare gli scienziati sui problemi che possono essere affrontati e risolti soltanto con una approfondita conoscenza della scienza e della tecnologia.