INFORMAZIONI SUL COMITATO

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Il comitato nasce a seguito della minaccia di un ritorno al nucleare resa effettiva dalla Legge Sviluppo “ Le grandi riforme per rilanciare l’economia del paese” approvata in Luglio 2009 dal Governo. Il vecchio piano CNEN risalente agli anni 80’ prevedeva un sito nucleare a Legnago in località Torretta, e ad oggi mancando una definitiva localizzazione degli impianti, quel piano ritorna tristemente alla ribalta. Ad aggravare quest’ipotesi dobbiamo anche registrare l’intervento del Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan che ha manifestato quest’estate la disponibilità ad accoglierne una nella nostra Regione. Il comitato si pone come mezzo di contrasto a questa scelta, nel nostro territorio e in tutto il territorio nazionale ribadendo l’importanza di investire nel risparmio energetico, nell’efficienza energetica e nelle fonti di energia rinnovabile in linea con altri paesi europei

mercoledì 23 dicembre 2009

Comunicato Stampa

La salute non ha partito Legnago, 23 Dicembre 2009


L’affermazione del sindaco Rettondini ‘preferisco una centrale di ultima generazione a Legnago piuttosto che una vecchia in Slovenia’ mostra la disinformazione che esiste sulla questione nucleare: le centrali di ultima (quarta ) generazione) sono ancora in fase di progettazione e saranno disponibili non prima di 10 anni, quindi quella eventuale di Legnago sarà già vecchia, quindi con minori sicurezze. Senza parlare del ‘fattore umano’, sempre presente (c’è sempre un Homer Simpson nei paraggi) che ha fatto recentemente definire a Carlo Rubbia (premio Nobel per la fisica e non sindaco di qualsivoglia cittadina) il nucleare una ‘tecnologia obsoleta, pericolosa e di enormi costi’.

Il Comitato Antinucleare di Legnago e del Basso Veronese, invece, continuerà a tenere informati tutti i cittadini (sindaco compreso) invitandoli a non votare i candidati che alle prossime elezioni regionali si esprimeranno a favore del nucleare o mostreranno ambiguità: la salute non ammette partito preso né di destra né di sinistra.

Abbiamo già avuto il sostegno sia di persona, nelle recenti assemblee di Legnago e Torretta, che sui nostri blog http://comitatoantinuclearebassoveronese.blogspot.com/ e gruppo facebook http://www.facebook.com/search/?q=comitato+anti+nucleare+legnago&init=quick#/group.php?gid=245060961137&ref=ss, di alcuni esponenti cattolici e di area leghista del Basso veronese che non prendono sotto gamba i rischi per la salute e per l’economia, nemmeno per partito preso: proprio per questo anche Rettondini ( e qualsiasi sindaco) dovrebbe prendersi davvero le sue responsabilità, cercando di rivalutare un territorio già pesantemente segnato dalla presenza di discariche puzzolenti e pericolose.

Stupisce inoltre che il sindaco possa accettare il solito diktat da Roma, che stavolta chissà perché non è ladrona: per una volta, vogliamo ragionare e far ragionare con la propria testa i cittadini di Legnago e della Bassa? Anni fa, un referendum bloccò la disgraziata ‘opzione nucleare’ che ora ritorna con un colpo di mano sulle nostre teste, senza nemmeno consultarci e con il prolungato segreto sul dove queste centrali potrebbero essere costruite. E’ questo il federalismo? Potremmo riproporre un referendum a livello locale.

Infine, nella vicina Verona lo stadio Bentegodi ha appena inaugurato un impianto da 1 megawatt, che corrisponde all’energia elettrica consumata in un anno da 400 famiglie, nella stessa Legnago una scuola elementare ha un impianto solare all’avanguardia che riduce le spese di energia in maniera clamorosa. Cosa aspettiamo a sviluppare idee e incentivi anche qui, a Legnago, come si sta facendo in Germania, dove le energie pulite e alternative hanno creato 500mila posti di lavoro?

Il Comitato che si è costituito formalmente lunedì 21 dicembre a Torretta, terrà una nuova assemblea Martedì 12 gennaio alle ore 21.00 presso la Sala incontri del Centro per le attività sociali in Via XXIV maggio, 10 a Legnago.

Lino Pironato
Presidente del Comitato Antinucleare di Legnago e Basso Veronese

1 commento:

  1. Io devo ancora capire come il governo stia bypassando il referendum anti-nucleare.
    Allora che cosa conta fare i referendum?
    E questa dovrebbe essere democrazia.

    Fabio

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