INFORMAZIONI SUL COMITATO

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Il comitato nasce a seguito della minaccia di un ritorno al nucleare resa effettiva dalla Legge Sviluppo “ Le grandi riforme per rilanciare l’economia del paese” approvata in Luglio 2009 dal Governo. Il vecchio piano CNEN risalente agli anni 80’ prevedeva un sito nucleare a Legnago in località Torretta, e ad oggi mancando una definitiva localizzazione degli impianti, quel piano ritorna tristemente alla ribalta. Ad aggravare quest’ipotesi dobbiamo anche registrare l’intervento del Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan che ha manifestato quest’estate la disponibilità ad accoglierne una nella nostra Regione. Il comitato si pone come mezzo di contrasto a questa scelta, nel nostro territorio e in tutto il territorio nazionale ribadendo l’importanza di investire nel risparmio energetico, nell’efficienza energetica e nelle fonti di energia rinnovabile in linea con altri paesi europei

domenica 7 marzo 2010

AMBIENTE. Il Consiglio ha respinto l’ordine del giorno del centrosinistra contro l’installazione di centrali nucleari in città Comune denuclearizzato? No grazie

La seduta è stata animata dagli attivisti del comitato che teme la realizzazione di un reattore a Torretta
L'Arena Sabato 06 Marzo 2010
PROVINCIA,
pagina 40

Sono arrivati l’altra sera in consiglio comunale bardati di striscioni, cartelli, bandiere e maschere antigas «per ribadire la loro contrarietà alla possibile installazione in città di una centrale nucleare». E con la speranza perciò di veder nuovamente dichiarato Legnago «Comune denuclearizzato» come avvenne già nel 1986 quando l’assemblea vietò su tutto il territorio la costruzione di impianti che sfruttano l’energia atomica. Ma la colorita manifestazione inscenata a palazzo de’ Stefani, sotto il controllo dei carabinieri e con tanto di inno di Mameli, dagli attivisti del comitato antinucleare sorto in città lo scorso dicembre non ha sortito l’effetto sperato. Ed il gruppo di ambientalisti capeggiato da Lino Pironato ed arrivato ormai a contare 400 aderenti in tutta la Bassa e persino nelle province limitrofe ha così abbandonato l’aula a tarda notte battendo ironicamente le mani per il mancato sostegno istituzionale alla battaglia in cui sono impegnati da tre mesi.
Il consiglio ha infatti respinto, con l’astensione di Lega e Pdl ed il voto favorevole dell’opposizione e dell’ex leghista Lucio Martinelli, l’ordine del giorno presentato per conto del centrosinistra da Donatella Ramorino di «Liberinsieme» per convincere gli schieramenti a giocare d’anticipo. E a schierarsi pertanto contro l’eventuale costruzione di un sito nucleare a Torretta. «Un’ipotesi», ha sottolineato Ramorino, «che non è affatto da sottovalutare di fronte non solo al piano varato dal Governo per ritornare al nucleare. Ma anche sulla scorta del vecchio progetto del Cnen, che nel 1979 aveva individuato proprio nel territorio delle Valli grandi uno dei siti con le caratteristiche adatte ad ospitare una centrale». L’accorato appello lanciato dal centrosinistra alla maggioranza, facendo leva «sui rischi che un reattore comporterebbe per l’ambiente, la salute e l’economia di Legnago e dell’area circostante» è caduto però nel vuoto. E così, diversamente a quanto successe 24 anni fa all’epoca dell’amministrazione Buoso quando il «no al nucleare» passò con il solo voto contrario del Msi, il comitato dovrà rinunciare all’attesa «garanzia» del Comune. «Ci siamo astenuti», ha spiegato il sindaco Roberto Rettondini, «perchè il problema non sussiste e l’ipotesi è campata in aria come ha assicurato anche il futuro governatore Luca Zaia. Non vedo perchè dobbiamo sostenere una campagna pre-elettorale strumentale, che alimenta solo timori ingiustificati tra i cittadini». S.N.



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